a) Il Museo si compone di piano terra e di due piani.
Al piano terra sono poste due sculture , una del Senatore Francesco Todaro (dello scultore Buemi) e l’altra (forse dello stesso scultore)dell On.le Santi Furnari, deputato al parlamento dal 1901 al 1913, eminenti esponenti della comunità tripense.
Il restante piano terra e il primo piano è dedicato all’esposizione dei numerosi ed importanti corredi funerari trovati nella necropoli di Abakainon .
Il secondo piano è adibito a Centro multimediale.
Il progetto di restauro, l’allestimento museale e l’ideazione del sistema Frontnet è dell’Architetto Antonio Galeano.
b) Il progetto architettonico.
Obiettivo del progetto è stato quello di realizzare un museo in cui gli spazi risultassero in continuità linguistica con l’allestimento espositivo, cercando quindi di conferire ad un palazzo originariamente residenziale una dignità museale in sintonia con la nuova destinazione tipologica. La scelta è stata quella di preservare per quanto possibile i materiali, i sistemi costruttivi e l’impianto spaziale originario. La nozione di restauro conservativo ha inteso, quindi, privilegiare un’azione filologica in grado di preservare o ripristinare quanto rimasto dell’impianto preesistente dell’edificio adibito a residenza della famiglia Furnari, e, al contempo si è deciso una rilettura dialettica di quanto non più preesistente, attraverso una proposizione di elementi di nuovo impianto considerati “di continuità”.
All’esterno i materiali e l’impianto di facciata è stato integralmente preservato per le parti ancora presistenti , rimuovendo le superfetazioni che si erano accumulate nel corso del tempo, mettendo alla luce elementi costruttivi ritenuti caratterizzanti. All’interno è stata preservata integralmente la distribuzione originaria non modificando al piano nobile le stanze – ancora dotate di pregevoli soffitti dipinti su gesso – pensando quindi all’allestimento espositivo secondo una sequenza di sale tematiche dotate di “buoserie attrezzate” in vetro colorato secondo i colori dominanti degli spazi in cui sono allocati. Il sistema di bouserie è in grado di integrare le vetrine multimediali, il sistema di condizionamento e l’apparato di illuminazione museografico.
c) L’Allestimento Museale.
L’esigenza di personalizzare la visita ad un museo, e al contempo l’esigenza di proporre nuovi, e forse più stimolanti livelli di lettura, è stato il pensiero guida al progetto dell’allestimento al Museo Archeologico Santi Furnari di Tripi.
La riflessione intrapresa ha maturato la proposta di una tipologia museale denominata “ Museo multimediale interattivo modello Frontnet”.
Il modello museale proposto tende ad integrare un percorso convenzionale espositivo tipo, ad un livello supplementare di lettura – tramite l’ausilio di consolle digitali interattive poste davanti ogni vetrina, e destinate ad alto grado di customizzazione da parte del visitatore, che può decidere argomenti e livelli di approfondimento desiderati.
L’ausilio multimediale è stato pensato come un percorso guidato personalizzabile da ciascun utente, che può decidere, relativamente ad ogni pezzo esposto cosa guardare e in che misura.
Lo strumento è una consolle interattiva costituita da un touchescreen . L’interfaccia grafica permette una navigazione infranet, sul modello cognitivo della ricerca per parola chiave su internet in cui l’oggetto esposto sostituisce la parola chiave , selezionando l’icona dell’oggetto riportata sul touchscreen l’utente seleziona l’oggetto e accede ad un percorso ipertestuale in cui fotografie, testi e immagini spiegano e approfondiscono l’oggetto selezionato.
Il percorso interattivo è articolato su vari livelli di lettura supportati da schede informative d’approfondimento o brevi filmati.
d) Il Centro multimediale.
Il Museo, secondo progetto, è inoltre inteso quale luogo polivalente di cultura e non mero contenitore di opere, in tal senso è stato creato uno spazio museale polifunzionale denominato “Centro multimediale” aperto al pubblico e accessibile indipendentemente dagli spazi museali. Il Centro è in grado di ospitare mostre temporanee sul territorio e la cultura di Tripi su supporti digitali e convenzionali.
Fonte “Antonio Galeano Architetti”.